giovedì 31 gennaio 2008

Inquietum est cor nostrum

Alle volte il caos spirituale ci riporta a riflettere sul senso della vita ordinaria. Ci sono momenti in cui ci accorgiamo che qualcosa non va più per il verso giusto. Ci accorgiamo che mille programmi o progetti di vita risplendono di luce e serenità solo se sono in conformità con Dio. E' strano, ma alla resa dei conti ti accorgi che Dio esiste anche nella tua vita di singolo. Non è soltanto il timore ed il tremore ad essere terminali di conoscenza dell'Assoluto. C'è anche l'inquietudine. Agostino aveva evidenziato questo stato nel suo "Inquietum est cor nostrum, donec requiescat in te". Beh, alle volte è difficile venire a capo di questo senso di insoddisfazione, anticamera dell'angoscia. I rumori del mondo e degli umori che ci attraversano impediscono allo Spirito di parlare. Che Dio illumini ogni nostra azione. Al termine dei giorni l'unica cosa che ci verrà chiesta è quanto abbiamo amato.

mercoledì 30 gennaio 2008

Il cammino di perfezione

La verità ci rende liberi. Liberi di amare e di essere amati. La mia conversione è cominciata da Santa Teresina. La mia conversione è nata per caso e per necessità. La vera grande necessità di ogni uomo: diventare santi. La grandezza della nostra Fede sta proprio in questo: tutti possiamo diventare santi. Nessuno è escluso. Si tratta di conoscere e quindi amare un Amore che ci rende simili a Dio. E' qualcosa che si muove dentro di noi. Il primo passo è convincerci che possiamo conoscere quell'Amore. Conoscendo quell'Amore sentiamo il bisogno di amarlo e ancora conoscerlo meglio.
Tutto questo è possibile se compiamo una scelta, la scelta di essere Santi, oggi e nell'oggi. Non è difficile. E' più semplice di quanto si possa immaginare. Basta vivere secondo la Luce, secondo l'Amore che ci ha donato la vita. Se solo fossi bravo con le parole... E' qualcosa che viene fuori naturalmente, la santità è una scelta secondo Natura. Non dobbiamo superare noi stessi. Dobbiamo prima di tutto conoscerci e amarci. Conoscere e amare quella parte che dentro di noi ci spinge ad amare Colui che ci ha dato la vita.

martedì 29 gennaio 2008

Il conforto

Adesso mi rendo conto che le debolezze di una "povera" anima si piangono in solitudine. Sono rientrato qualche minuto fa a casa. Ho passeggiato da solo cercando conforto nel rumore dei miei passi. Non ho chiamato in causa Dio stasera. Nella solitudine di certi momenti preferisco restare sciolto dal resto e ancor prima da me stesso. Vorrei potermi dividere anche ontologicamente per poi riconoscermi altro da me per consolarmi, capirmi e amarmi. Questo non sempre è semplice, specie quando non fai altro che cadere nelle tue imperfezioni. Stasera mi sento stanco e deluso da me stesso.

venerdì 25 gennaio 2008

Le crisi del Cristiano disimpegnato

Prodi cade con tutto il suo governo. A Roma si discute sulla dotta Sapienza. Nella chiesetta del mio paese si continua a recitare il Santo Rosario alle 17,30. Prendendo spunto dalle Scritture posso affermare che

  • Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
  • Tutto passa solo Dio resta.

Due verità inconfutabili almeno per chi si leva al mattino con il capo chino ed il cuore rivolto a Colui che ci ha donato la vita. Siamo molto bravi a perderci nelle parole e nella ricerca affannata del loro effetto. Resta difficile per il Cristiano agire. Forse perché il Cristiano ha dimenticato l'"abc" dell'agire, ovvero la preghiera. Dimensione ormai troppo lontana dalle piazze e dagli uffici. Forse oggi siamo diventati così tanto deboli da non avvertire il vuoto che dentro ci fa sprofondare lentamente nell'inutilità. Verso noi e verso il mondo. Il lavoro diventa un mezzo per sanare un bisogno, bisogno di denaro per lo più, e questo corrompe l'uomo. Siamo pronti e consapevoli che qualcosa può essere cambiato ma non sappiamo da dove cominciare.

Eppure Padri della Chiesa e Santi ne hanno tracciato più volte la via. Dalla Contemplazione si muove l'Azione. Dall'ascolto nasce la Parola. Dalla Parola si vedono i frutti.

lunedì 14 gennaio 2008

Le spalle del Papa e la faccia degli scienziati

A distanza di una settimana dal mio ultimo intervento virtuale su questo blog il caro Pontefice fa ancora parlare di sè. O meglio in tanti parlano di lui.
Celebra il momento della consacrazione eucaristica dando le spalle all'assemblea liturgica (su un blog leggevo che è un vecchio trucco delle rockstar come Celentano o Jim Morrison quello di dare le spalle al pubblico). Purtroppo dal faceto si passa in fretta al serio... I dotti negano l'ingresso del Papa alla Sapienza di Roma. Una lettera di 67 "cervelli" si schiera contro l'intervento di Ratzinger definendolo un evento incongruo.
Su questo fatto sono d'accordo con quanto scritto da Parole Corsare. Per il resto attendo giorni migliori per aggiornarvi sulla visita del mio caro amico e sulla mia ricerca d'Assoluto.

lunedì 7 gennaio 2008

Nasce il dibattito sull'aborto ed il governo vacilla

In questi giorni non mi sono tenuto distante dalla lettura dei quotidiani sull'animato dibattitto attorno alla 194, legge per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza del 22 maggio del 1978.
L’appello di Giuliano Ferrara per una moratoria sull’aborto, l’appoggio della Chiesa con il cardinale Ruini, la mozione alla Camera del coordinatore di Forza Italia Bondi hanno dato il via alla discussione. Il "bello" del nostro Belpaese è che solo attraverso provocazioni si arriva alla dialettica su temi etici. Personalmente sono distante dalle posizioni di chi vuole tenere la 194 così come è stata concepita. Essendo contro l'aborto, devo comunque ammettere che la legge è tutto sommato equilibrata. Sicuramente da aggiornare, come indicato da Ruini.
Ciò che mi fa sorridere è che, come per altri argomenti etici, anche l'aborto potrebbe mettere a rischio la tenuta della maggioranza al Senato, dove il governo conta su due voti di scarto. Ma Berlusconi che ne pensa?

giovedì 3 gennaio 2008

Orate, orate dorate: adesso di parla

E' iniziato il nuovo anno. A tre giorni di distanza è bello acquisire questa consapevolezza guardando la città che pian piano si sveste dei rumorosi abiti natalizi. Sono sceso stamani per fare delle compere. Domani verrà a trovarmi Lucio, un mio caro amico d'infanzia.
Ho scelto un menù leggero per lasciare spazio ai dialoghi. Da tempo ormai non parlo più molto con le persone e sostenere incontri è diventato piuttosto impegnativo. Il cibo eccessivo appesentirebbe lo spirito. Da tre anni scelgo accuratamente i miei interlocutori. Non mi spaventa più trascorrere intere settimane in silenzio. Non ho animali domestici con me. A casa ho qualche piantina che curo con le dovute attenzioni, ma sempre in rigoroso silenzio.
Per primo cucinerò degli spaghetti con basilico e menta. Per secondo orata al limone. La frutta, agrumi per lo più, la coglieremo insieme dal giardino.

martedì 1 gennaio 2008

Il mio Te Deum

E' stato un momento molto bello quello vissuto ieri a mezzanotte. Mi sono raccolto un attimo in giardino. Ho socchiuso gli occhi e alzato il capo verso il cielo. Ho preso a fondo il respiro inebriandomi di novità. Sentivo in lontananza il fragore della cittadina in festa e sorridevo. Ogni tanto qualche bagliore mi sorprendeva e lasciavo così che i miei occhi cercassero allegramente la fonte di quella artificiosa luce. Avevo chiuso la porta di casa e mi apprestavo a salire come ogni anno sul monte che sovrasta la vallata.
Ho cominciato a percorrerla come ogni anno 33 minuti dopo la mezzanotte: lentamente e scandendo ringraziamenti a Dio. E' stato il mio Te Deum. Dopo un'ora di cammino mi sono seduto e non per stanchezza. Non ricordavo più di cosa dovevo ringraziare Dio. Mi sono rialzato dopo pochi istanti. Ho ringraziato Dio di avermi fatto dimenticare tutte quelle cose per cui dovevo ringraziarlo.

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